giovedì 5 luglio 2012

Dunque nel percorso verso la minore grassezza (che ripetiamolo: io magra non lo sarò mai) ho superato tre tappe fondamentali, che sono da segnare nel diario di una dieta, dove scrivo principalmente le cose positive (che quelle negative è meglio rimuoverle).
Tappa n.1: martedì è arrivata la cyclette in casa, l'ho chiamata Elisabèt la cyclèt e sono riuscita a montarla solo grazie all'intervento della Plett, che ha nascosto dentro di sé un ingegnere nazista. Non ci sono ancora andata, perchè ieri sono stata fuori fino a dopo cena per lavoro, ma oggi si principia l'allenamento;
Tappa 2: martedì sera sono stata capace di stare 3 ore al bancone di un bar bevendo solo"acqua gassata con il ghiaccio e il lime schiacciato dentro"; il barista mi disprezzava, io avrei ucciso per un birrino, ma ho resistito. A un certo punto il barista voleva a tutti i costi farmi bere una coca-light e io gli ho detto:" se decidessi di bere qualcosa di diverso dall'acqua berrei la birra";
tappa 3: ieri sera sono riuscita a fare una cena di lavoro senza uscire dalla zona; ho saltato i gnocchetti con scampi e zucchine (che parevano buonissimi) e mi sono solo limitata al secondo (ha detto culo che c'era il branzino al cartoccio con le verdure), sono anche riuscita a mantenere il sorriso e a non mandare a cagare i colleghi e il capo che mi dicevano nell'ordine:
"mmm, sono buonissimi non sai cosa ti perdi"
"devi farti vedere da uno bravo?"
" ma dovresti almeno assaggiarlo il primo".
La zona mi fa zen.

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