lunedì 28 gennaio 2013

Ieri sera in treno avevo il magone (i magoni da domenica pomeriggio in treno sono 1000 unti di magone, così senza fatica) e pensavo a quanto mi sarebbe piaciuto mandarti un messaggio e dirti:
mi vieni a prendere in stazione che sono triste?
E sapevo che non potevo farlo perché eri da un'altra parte, con altri impicci.
E allora ho deciso che, nonostante la pancia e i sorrisi sbagliati, ti taglio fuori.
Perché fino a che mi accontento di cose a metà non avrò mai la cosa intera.

mercoledì 23 gennaio 2013

Dopo giorni e giorni di cose pese parliamo di una cosa bellissima.
Oggi indosso un paio di jeans nuovi.
Taglia 28.
Cioè lo so che l'esteriorità non è tutto e che le cose importanti sono altre, ma essere riuscita in 6 mesi a perdere 3 taglie e un numero imprecisato di chili, pur continuando a magiare e a stare bene, mi fa sentire forte.
Guardo le mie foto dell'anno scorso (o di due anni fa) e poi guardo le foto di oggi e non sembro neance la stessa persona. Ho una vita, degli zigomi, arti del corpo che rima erano sepolte da uno strato di grasso malsano.
Non avrei mai creduto di essere una di quelle ce ce la fanno, e invece si. E quindi oggi si festeggia.

lunedì 21 gennaio 2013

Nonostante il momento triste, faticoso e che non augurerei al mio peggior nemico, mi sento fortunata perché:
- i miei amici hanno trovato il modo giusto di starmi vicina, mi fanno uscire, ridere e non fanno dmande. Poi nel momento in cui ho bisogno di parlare ascoltano con pazienza e sorrisi. Io non so proprio come ho fatto a meritarmi delle persone così;
- i capi al lavoro sono tutti estremamente disponibili e comprensivi e di questi tempi è tantissimo;
- mia mamma ha la forza di una roccia e la leggerezza di una piuma e questo aiuta anche noi oltre ogni dire;
- venerdì sera ho avuto un'iniezione di fiducia nel karma e nel genere umano: mi è caduto l'ai-blonde per strada, non si è rotto, il tizio che l'ha raccolto (il signor Angel, true story) ha fatto in modo di trovarmi e me l'ha riconsegnato senza volere nessuna ricompensa.
Visto tutto ciò sorrido e vado avanti che per il dolore e le lacrime ci sarà tempo (anche se non sapere quanto un po' mi blocca il respiro).

lunedì 14 gennaio 2013

Da un mese la mia vita è cambiata.
Era già cambiata prima ma non lo sapevo.
Ci sono parole che è difficilissimo dire.
Tumore.
Perché se lo dici è vero.
E poi aggiungi una serie di parole:
mamma, chemioterapia, incurabile, cure palliative.
Ho imparato nuovi termini, me li sono fatti entrare sotto la pelle, in testa e in gola e ora riesco a dirli senza scoppiare a piangere tutte le volte.
Chi mi sta intorno mi dice che sono brava, che ho una forza incredibile, ma io non mi sento brava. Mi sembra solo che ogni giorno che sento mia mamma e che parliamo di libri e di stronzate sia un giorno in più e che quindi devo essere contenta, anche se poi mi faccio il mio pianto sconsolato e non rabbioso.
Il momento peggiore è la domenica pomeriggio in treno, quando torno alla mia vita, fatta di lavoro, amici, sciocchezze, una vita in cui sorrido anche, perché non posso smettere di vivere e non posso farmi travolgere dal dolore.
In fondo è lei la prima che lo fa: mentre riempie la lavastoviglie e io le dico  "faccio io" lei mi dice "Non sono mica malata" e poi ridiamo come se avesse detto una cosa divertentissima.
Poi ci sono i momenti di lacrime, ma cerchiamo di essere tutti forti e la cosa tremenda e bellissima e che ce la facciamo pure, però a volte vorrei credere in Dio, per poterlo insultare.

giovedì 10 gennaio 2013

Ci sono giorni che va meglio e giorni che va peggio.
Oggi è un giorno che va peggio.
Ieri mi sentivo stranamente serena, nonostante le pessime notizie,  invece oggi sto veramente malissimo.
Ho il magone e vorrei solo dormire e non pensare a niente.
Vorrei svegliarmi e scoprire che è stato tutto un brutto sogno  e che non sto affrontando tutto questo.



mercoledì 2 gennaio 2013

E poi i tuoi peggiori timori sono confermati. E pensi che dovrai imparare tutto da capo, che non sei pronta e che daresti qualsiasi cosa per svegliarti domani mattina e vedere che è stato tutto un terribile incubo.

martedì 1 gennaio 2013

In questi giorni dolorosi e difficili, in cui devo combattere anche solo per rimanere a galla, sto però vedendo il vero amore, tipo quelli dei film. E la cosa mi strazia ancora di più.