martedì 28 maggio 2013

In questo momento ho un desideri irrealizzabile: vorrei un letto enorme con piumino e cuscini di piuma, vorrei mettermi a dormire e dormire per 3 giorni di fila.
Vorrei svegliarmi e scoprire che in mia assenza tutte le menate di lavoro si sono magicamente risolte.
Che non devo più sciogliere una serie di nodi e che tutto andrà bene.
poi vorrei anche che mamma stesse di nuovo bene, tipo per un'intera settimana e non a giorni alterni.
E poi vorrei te, ma di tutte le cose mi pare la più irrealizzabile.

venerdì 24 maggio 2013

La preoccupazione è il famoso ovosodo che non va né su né giuù.
Dopo la disperazione, il dolore, la pseudoaccetazione è arrivato il sollievo per le buone notizie.
Poi il sollevo passa e ritorna la preoccupazione, sempre un po'costante.
E so che lei mente, perché papà, quando è da solo, mi dice che lei si sente stanca e depressa, ma non vuole gli antidepressivi.
E sta dimagrendo di nuovo, e non è mai stata così poco contenta di una cosa del genere.
Io sono stritolata dalla preoccupazione e dal senso di colpa di non essere abbastanza presente.
E poi sono stanca, davvero stanca e poi mi pare che ora che la cosa non è più fresca non sia più il caso di parlarne, perché dovrei averci fatto i conti, mentre invece non è così.
Domenica l'ho vista proprio male e questa settimana non ho mai davvero dormito bene e non ho mai davvero respirato e ora, alla vigilia di una nuova partenza, mi sento addosso 100 anni e tutta la fatica del mondo.
E in più puoi solo serare che non finisca, perchè può solo finire male.

giovedì 2 maggio 2013

Sono fatta male.
Quando qualcosa non va come vorrei, invece di rendere il toro per le corna mi incupisco e mi viene da far la vittima.
Per fortuna mi conosco da ormai 27 (ehm) anni e quindi riconosco il meccanismo e lo so controllare.
Oggi sul lavoro è successa una cosa che mi fa molto arrabbiare e mi ferisce, ma non ho voglia di affrontare la persona che mi ha ferita perché le alternative sono due:
- o la cosa è stata fatta con leggerezza e allora ci resterei male per la noncuranza da parte di una persona che  mi butta addosso un sacco di pippe emotive e lavorative e dice di sapere sempre come stanno le persone;
- o la cosa è stata fatta volontariamente per punirmi per alcuni errori dovuti al fatto che sto facendo il lavoro di 4 persone;

in entrambi i casi non starei meglio.